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L'HOMME-PAYSAGE (Alexandre).

2015.

Polyptyque. 11 photographies, size 35 x 35 cm each.

One vidéo, 3 minutes.

 

Sophie Zénon invita ad una rilettura del concetto di patrimonio storico, integrando l’uomo al paesaggio, ma anche il paesaggio all'uomo.

Parla dell'arrivo di suo padre, figlio di immigrati italiani, nei Vosgi (catena montuosa francese), durante il periodo tra le due guerre.

Il viso di un bambino, statico, profilo bianco e nero.

Questa fotografia è quella della carta d'identità del padre, usata per identificarlo come migrante durante l'emigrazione della famiglia italiana dal Piemonte verso i Vosgi, quasi un secolo fa.

Il padre aveva della sua infanzia un vivo ricordo, segnato dal potere e la magia delle grandi foreste, che attraversava in inverno con gli sci, raccogliendo mirtilli, scivolando sui fiumi ghiacciati fino scuola.

Ma il razzismo, le tensioni sociali e politiche non erano sfuggiti il ​​bambino e all'adolescente, in quel contesto politico bruciante tra le due guerre.

Estratta dal suo passaporto, la foto d'archivio è stata stampata su una lastra di plexiglas e installata in una foresta della regione Bussang, familiare al bambino. E poi ri-fotografata in primo piano con un I-Phone.

Mentre il sole si muove sulla piastra, la figura dell'antenato diventa "Uomo-paesaggio”.

Tronchi, foglie d'albero, insetti si mescolano con le linee del viso, in un gioco di trasparenze, riflessi, ombre e luci.

Ri-fotografata la fotografia d'archivio riprende vita. Ritagliandola e avvicinandosi alla pelle, al dettaglio della bocca, di una narice, di una palpebra, si vuole inoltre suggerire una geografia del corpo.

  © 2017 Sophie Zénon - All rights reserved

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